Introduzione Agroalimentare

    Questa sezione vuole fornire una sintetica rappresentazione del settore agroalimentare regionale attraverso la pubblicazione di alcuni indicatori. Il territorio di riferimento è sempre il Piemonte con l'unica eccezione degli indicatori sui prezzi dei prodotti agricoli e dei fattori produttivi che sono rilevati da Ismea su base nazionale.

    Un quadro di insieme

    Dal punto di vista strutturale, il 36% del territorio della regione è destinato alla produzione agricola, pari a 923.428 ettari di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), storicamente frammentata sia dal punto di vista aziendale (una media di 21 ha/azienda) sia dal punto di vista settoriale.

    Il numero delle aziende agricole è fisiologicamente in calo da alcuni decenni. Negli ultimi 5 anni si è passati da 52.324 a 49.632 aziende, con un calo medio annuo dell’1% circa. Il numero di addetti nelle ultime annate è, invece, rimasto stabilmente poco sopra le 70.000 unità. Il calo delle aziende riguarda soprattutto le aziende marginali con minore professionalità e condotte da titolari di età più elevata. Aumenta, quindi, la dimensione media aziendale mentre il settore progredisce in termini di propensione all’innovazione e agli investimenti. Nonostante questa tendenza, la frammentazione delle aziende rimane molto elevata: oltre il 50% ha una SAU inferiore ai 5 ettari ed il 38% una produzione standard (PS) inferiore agli 8.000 euro (Anagrafe Agricola Regione Piemonte).

    In questo senso, un dato positivo riguarda la presenza di titolari con meno di 40 anni, in crescita anche grazie alle politiche del PSR a partire dal 2016 e che nel 2022 hanno raggiunto il 14% del totale, pari a 6.656 aziende.

    L’industria alimentare si è consolidata dopo un forte ridimensionamento causato dalla crisi economica, stabilizzandosi su una consistenza di circa 4.400 aziende (nel 2007 erano poco più di 7.000).

    Un territorio vocato all'agricoltura
    La componente settoriale vede una prevalenza di seminativi e zootecnia nelle aree di pianura con alcune aree caratterizzate da forti specializzazioni (la risicoltura nell'area nordorientale, l'allevamento bovino e suino nelle pianure del cuneese, la frutticoltura nel saluzzese e il distretto orticolo nella provincia di Alessandria).
    Le aree collinari, in particolare nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, hanno una forte vocazione vitivinicola che negli anni è stata in grado di rilanciare l'intero territorio creando un forte legame con il settore turistico e con la cosiddetta "economia del gusto".
    Nelle aree montane, che ricoprono più del 40% del territorio regionale, vi è una forte presenza della zootecnia estensiva con una buona propensione per le produzioni di qualità e per le attività di diversificazione, in particolare la trasformazione e commercializzazione in loco e la fornitura di servizi di ristorazione e ricettività. 

    Tendenze 
    Tra i fattori trainanti dell'economia agroalimentare regionale vi è sicuramente l'export di prodotti agroalimentari (11% dell'export nazionale, dati Istat). La gran parte dei prodotti esportati è costituita da prodotti trasformati, appartenenti quindi alla categoria dell'industria alimentare e delle bevande. Il comparto delle bevande, di particolare importanza in quanto strettamente legato alle produzioni vinicole del territorio, genera un export di 1,5 miliardi di euro, pari al 32% del totale.

    La crisi internazionale del 2022, dopo le iniziali preoccupazioni legate ad alcuni blocchi commerciali, non sembra aver inciso sul risultato finale dell’export regionale (+15% per prodotti agroalimentari), mentre più rilevanti sono state le criticità in entrata a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, su tutti quelli energetici.

     

    amministrazione

    search

    flag psr 40
    logo ires 40
    flag piemonte 40
    flag italia 40
    flag europe 40
     
    IRES Piemonte - Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte
    Via Nizza 18, 10125 Torino - C.F.80084650011 P.Iva 04328830015
    © 2018